Premier Grand Cru Classé: i miti di Bordeaux

I vini di Bordeaux

Bordeaux rappresenta un punto di riferimento imprescindibile e un modello per tutti coloro che nel mondo vogliono produrre grandi rossi, capaci di coniugare struttura, complessità, eleganza, persistenza aromatica e longevità. Bordeaux è una città portuale situata sulle rive del fiume Garonne, nel sud-ovest della Francia e da il nome a tutti i vini prodotti nell'area.

Mappa Storica Bordeaux

La classificazione dei vini di Bordeaux 

La prima classificazione dei vini di Bordeaux risale al lontano 1855, sotto Napoleone III,  e riguarda solo i vini prodotti nella regione del Médoc. Contrariamente alla Borgogna, dove la classificazione è stata fatta sulla qualità delle singole vigne, la classificazione di Bordeaux riguarda invece i produttori, gli Châteaux. Il sistema si fonda su cinque categorie: Premier Cru, Duexième Cru, Troisième Cru, Quartième Cru e Cinquième Cru. L’unica revisione risale al 1973, con la promozione di Château Mouton Rothschild da  Duexième Cru Classé a  Premier Cru Classé. L’area di St-Emilion è stata invece classificata solo nel 1954.

I 5 Premier Cru Classè di Bordeaux

Ma veniamo ai 5 celebri Premier Cru Classé e cerchiamo di  metterne a fuoco le rispettive  caratteristiche generali:

Premier Grand Cru Classé

Aoc

Château Haut-Brion

AOC Pessac-Léognan

Château Lafite-Rothschild

AOC Paouillac

Château Latour

AOC Paouillac

Château Mouton Rothschild

AOC Paouillac

Château Margaux

AOC Margaux

 

Château Haut-Brion, Pessac, AOC Pessac-Léognan

È l’unico Premier Cru che non si trova nell’area del Medoc ma nelle Graves, la zona subito a sud della città di Bordeaux. Il vigneto di Pessac-Léognan ha una superficie di 1.491 ettari. I suoli sono costituiti da ciottoli, ghiaie e sabbie, con presenza di argille e calcare. I vitigni più coltivati sono cabernet sauvignon, merlot cabernet franc e petit verdot. I vini sono ricchi, eleganti, con aromi di frutti di bosco maturi, ribes, violetta, mandorle tostate e note balsamiche. La struttura è importante, con tannini fitti e ben integrati al corpo del vino, un finale di grande equilibrio e piacevolezza.

Château Lafite-Rothschild, Château Latour e Château Mouton Rothschild, AOC Paouillac

L’AOC Pauillac si trova tra Saint-Estèphe e Saint-Julien, ha una superficie complessiva di 1.213 ettari, con terreni prevalentemente sabbiosi, ricchi di piccoli ciottoli. I vitigni più coltivati sono: cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot, malbec e petit verdot. In generale i vini dell’Appellation Pauillac esprimono un bouquet delicato con profumi di rosa, iris, aromi di ciliegia, cassis, cedro, sfumature fumée e d’incenso. Al palato sono potenti e ricchi, con struttura importante, aromi profondi, complessi e una trama tannica molto fitta e densa. Scendendo più nel dettaglio. Possiamo dire che i vini di Château Lafite-Rothschild, sono caratterizzati da una finezza espressiva straordinaria, che però necessita di diversi anni di affinamento in bottiglia per esprimere tutto il suo fascino.

Il vigneto di Château Latour ha un terreno più ricco d’argilla negli strati profondi, che permette di superare le stagioni più calde senza stress idrico. I vini sono particolarmente ricchi e armoniosi, di grande complessità, potenza ed eleganza. Infine i vini di Château Mouton Rothschild, sono famosi per la ricchezza dei loro aromi, quasi opulenta, complessa e ampia, sempre accompagnata da una finezza che solo i Premier Cru possono  regalare.

Château Margaux, Margaux, AOC Margaux

L’AOC Margaux è situata nella zona sud della regione del Médoc e ha una superficie di 1.530 ettari. I suoli sono caratterizzati da plateau di ciottoli e limo, che insistono un substrato più profondo di calcare, limo e argilla. I vitigni più coltivati sono cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot, malbec e petit verdot. I vini di Margaux si distinguono per grande finezza ed eleganza, per un sorso dotato di un’armonia e un equilibrio straordinario. Il bouquet è raffinato e sfaccettato con profumi di fiori rossi, aromi di lampone, ribes e frutti di bosco, sentori speziati e sfumature leggermente tostate. Il sorso è intenso, ricco e di grande armonia espressiva.

 

Di seguito qualche suggerimento per chi volesse approfondire la conoscenza con qualche assaggio:

 


di Alessio Turazza
Giornalista freelance, collabora con Il Gambero Rosso, Bio Magazine, In Viaggio con Gusto, WineTimes, numerosi siti e altre riviste di settore.