Orange Wines, un vino affascinante e una storia antica

I colori del vino

Il mondo del vino non si divide più solo in bianchi e rossi. Sempre più spesso capita di trovarsi di fronte a bottiglie di Orange Wines. L’arancione è un colore insolito per un vino, che a volte può stupire e lasciare perplessi. In realtà, gli Orange Wines sono semplicemente prodotti con uve a bacca bianca vinificate in rosso. Il procedimento prevede un periodo di macerazione, che permette la cessione al mosto di sostanze presenti nelle bucce e nei vinaccioli, in particolare polifenoli, componenti aromatiche e tannini. Ovviamente la scala delle tonalità è molto ampia, passiamo dall’ambra intenso, fino al giallo-arancio, con tutto il ventaglio di sfumature intermedie, a secondo della durata del periodo di macerazione.

Una storia antica

Anche se gli Orange Wines sono arrivati all’attenzione del consumatore solo negli ultimi decenni, non sono il frutto di una moda dei nostri tempi, si tratta di vini dalle origini molto antiche, che risalgono addirittura alle prime pratiche di vinificazione. Per trovare le radici dei processi di macerazione, ci si deve spostare a Oriente, nell’area del Caucaso, vera culla della vitis vinifera, della sua prima domesticazione e successiva trasformazione in vino. In questa regione, a cavallo tra l’Europa e l’Asia, l’uso della macerazione è stata tramandata nei secoli fino ad arrivare ai giorni nostri. Ancora oggi, in Georgia, i vini bianchi tradizionali sono prodotti con lunghe macerazioni sulle bucce. Le vinificazioni avvengono in grandi anfore di terracotta, completamente interrate per mantenere stabile la temperatura. Un metodo, che in assenza di conservanti come l’anidride solforosa, permetteva anche di arricchire il vino di polifenoli e tannini, che in parte ne proteggevano l’integrità nel tempo. In Italia, la nascita di una vera e propria scuola di Orange Wines si deve alle sperimentazioni di alcuni vigneron del Collio goriziano, desiderosi di riscoprire le antiche origini del vino nella sua veste più genuina. Josko Gravner e altri piccoli produttori della zona di Oslavia, hanno cominciato così a realizzare vini macerati, soprattutto a base di ribolla gialla, facendo scuola e proseliti in tutta Italia. Oggi si possono trovare vini macerati in tutte le regioni della penisola e molti produttori hanno riscoperto anche il fascino dell’anfora in terracotta, un antico contenitore, che offre una valida alternativa all’acciaio, al cemento e al legno.

Un vino diverso e affascinante

Gli Orange Wines non affascinano solo per il loro particolare colore, ma anche per un profilo aromatico assolutamente particolare. Come dicevamo all’inizio, il contatto prolungato con le bucce permette di estrarre polifenoli, colore, sostanze aromatiche e tannini, che contribuiscono a modificare profondamente le caratteristiche del vino. Grazie alla presenza di questi elementi, gli Orange Wines acquisiscono maggiore struttura e aromi più complessi, che si discostano dalle note classiche del vitigno vinificato in bianco. I migliori risultati sono proprio quelli che vedono nel processo di macerazione la possibilità di un arricchimento del corredo aromatico di base. Il rischio di macerazioni troppo lunghe, infatti, è di creare vini tutti uguali, che tendono a far prevalere il metodo di vinificazione sulle caratteristiche peculiari dell’uva. In generale, possiamo dire che il quadro olfattivo tende ad ampliare il classico spettro aromatico dei bianchi con note di frutta matura, scorza d’agrume, frutta candita, spezie, erbe aromatiche, miele, sensazioni di pietra focaia. Al palato si distinguono per ampiezza e complessità gustativa, con aromi ricchi e profondi, spesso dominati da note terziarie, sentori minerali e con la percezione di una leggera presenza tannica. A tavola trovano i migliori abbinamenti con piatti di mare molto saporiti ed elaborati, carni bianche o formaggi di media o lunga stagionatura.

Consigli di degustazione

Segnaliamo alcune interessanti etichette di vini macerati, da provare e degustare per assaporare un volto diverso del vino:

Ribolla Gialla Gravner

Bianco Breg Gravner

Pinot Grigio Gravner

Oslavje Radikon

Ribolla Gialla Radikon

Pinot Grigio ''Sivi'' Radikon

Verduzzo Friulano Bressan

Carat Bressan

Fiano Zampaglione ''Don Chisciotte''

Albana Di Romagna Tre Monti ''Vitalba''

 

 

di Alessio Turazza
Giornalista freelance, collabora con Il Gambero Rosso, Bio Magazine, In Viaggio con Gusto, WineTimes, numerosi siti e altre riviste di settore.